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Economia pugliese: Alessandro Zezza chiede una visione e procedure più snelle per gli imprenditori.

Il Futuro Economico della Puglia: Riflessioni e Prospettive

Alla luce della recente fiera TTG di Rimini, l’Osservatorio Turistico della Regione Puglia ha presentato dati significativi riguardanti l’evoluzione dell’economia locale. L’imprenditore salentino Alessandro Zezza, titolare di Masseria Panareo e Presidente del Consorzio Puglia DOC, ha tracciato un bilancio della stagione estiva, evidenziando un trend positivo in termini di presenze turistiche, con un aumento costante dei visitatori stranieri.

Un Trend Positivo nel Settore Turistico

“La nostra esperienza diretta conferma un trend positivo in termini di presenze”, afferma Zezza. “Oltre alle attività tradizionali, come lo yoga nella natura e i tour in barca, dalla prossima estate proporremo il cinema d’autore tra gli ulivi, con film italiani degli anni ’50 e ’60, rigorosamente in lingua inglese.” Questo approccio innovativo mira a diversificare l’offerta turistica, attirando un pubblico internazionale e contribuendo a una destagionalizzazione necessaria per l’economia pugliese.

Le Sfide Strutturali dell’Economia Locale

Tuttavia, Zezza mette in guardia contro una semplificazione del dibattito sulla crisi del turismo e dell’agricoltura, che viene spesso ridotto a una mera “mancanza di manodopera”. “Ciò che stiamo vivendo è il risultato di una trasformazione strutturale del sistema produttivo italiano”, spiega. “Oggi oltre il 90% delle imprese italiane è composto da microrealtà con meno di 15 addetti, spesso a conduzione familiare.” Questo modello ha garantito resilienza, ma mostra limiti nel contesto globale attuale.

In Puglia, la scarsa capacità di innovazione, l’accesso difficile al credito e l’assenza di continuità generazionale rappresentano ostacoli significativi. “Quando l’imprenditore chiude o si ritira, spesso l’azienda si ferma”, continua Zezza. “Il massimo dell’investimento medio è aprire un B&B da sei camere o un piccolo ristorante.” Questo scenario ha portato a una monocultura economica, con il turismo che ha preso il sopravvento, mentre l’agricoltura, dopo la crisi della Xylella, ha perso non solo capacità produttiva ma anche dignità culturale.

Fattori Demografici e Culturali

La situazione è ulteriormente complicata da fattori demografici e culturali. La denatalità riduce la base dei potenziali lavoratori, mentre l’allungamento dei percorsi formativi sposta in avanti il ricambio generazionale. “Oggi ci si laurea a 26 anni, spesso in discipline umanistiche, in un mercato che richiede competenze tecniche e operative”, osserva Zezza. “I settori più ‘fisici’, come il turismo stagionale e l’agricoltura, sono i primi a risentirne.”

Nuovi Protagonisti nel Mercato del Lavoro

In questo contesto, emergono nuovi protagonisti: gli immigrati, che dopo anni di lavoro stagionale, stanno subentrando come piccoli imprenditori. “Questo processo non rappresenta una sostituzione, ma una transizione naturale in un tessuto economico privo di eredi”, spiega Zezza. “Chi resta, chi investe, chi impara prende il posto di chi ha smesso di crederci.”

Le ZES e le Opportunità di Sviluppo

Un altro tema caldo è quello delle Zone Economiche Speciali (ZES). “Sono strumenti lodevoli, ma in un territorio come la Puglia, che non ha una massa critica di imprese strutturate e una burocrazia efficiente, rischiano di restare sulla carta”, avverte Zezza. “Non bastano le agevolazioni; serve un ecosistema economico e amministrativo capace di metterle a terra.”

Appello alle Istituzioni

Zezza si appella infine a istituzioni e pubbliche amministrazioni affinché possano ricostruire le fondamenta del sistema produttivo locale. “Servono due leve immediate: una formazione tecnica e imprenditoriale precoce, capace di collegare scuola e impresa, e l’aggregazione delle microimprese per condividere strumenti digitali e accesso al credito.”

Solo così la Puglia potrà passare da un’economia fragile e frammentata a un modello in cui piccolo non significhi più precario, ma competitivo. “Concludendo, è fondamentale che la Puglia possa decollare senza freni, e noi, come Masseria, ci impegniamo a promuovere iniziative esperienziali durante tutto l’autunno, come la raccolta delle olive e laboratori artigianali con artisti locali”, afferma Zezza. “Abbiamo però bisogno di procedure burocratiche più snelle e di una visione industriale lungimirante.”

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