Teatro e Cultura a Galatina: Un Rito Collettivo
Il Palazzo della Cultura di Galatina ha ospitato un evento che ha superato i confini del semplice spettacolo, trasformandosi in un’esperienza condivisa e profonda. La performance teatrale, andata in scena il 4 ottobre, ha rappresentato un momento di riflessione e comunione tra arte e comunità, unendo il pubblico in un rito collettivo che ha toccato le corde più intime dell’animo umano.
Un Adattamento Teatrale di Profondo Significato
Al centro della serata c’era l’adattamento del libro Dio, Come Mi Amo… Per Amarti di Più!, scritto da Ettore Bassi e Debora Iannotta, con musiche originali del maestro Lino Pariota. Questo testo, descritto come un epistolario dell’anima, non si limita a spiegare, ma cerca di evocare emozioni, porre domande e stimolare riflessioni necessarie.
La performance ha visto Ettore Bassi interpretare con intensità ogni parola, mentre Debora Iannotta ha saputo narrare l’interiorità con autenticità e delicatezza. La musica di Lino Pariota ha amplificato le emozioni, creando un’atmosfera che ha trasformato il palco in uno spazio sonoro e spirituale.
Il Pubblico come Protagonista
In un’epoca in cui il teatro rischia di diventare un consumo passivo, l’evento di Galatina ha ribaltato questo paradigma. Il pubblico non ha solo assistito, ma ha partecipato, respirato e vissuto l’esperienza. Ogni silenzio condiviso e ogni applauso sincero hanno testimoniato una fusione tra palco e platea, dimostrando che la cultura può essere un specchio dell’interiorità e un luogo di trasformazione collettiva.
Il Ruolo delle Istituzioni nella Cultura
La serata è stata aperta da Lorenza Pascali, presidente della Pro Loco di Galatina, che ha sottolineato l’importanza della cultura come strumento di costruzione comunitaria. Ha ringraziato la Regione Puglia per il supporto e ha evidenziato come la sinergia tra istituzioni e cittadini possa generare eventi di grande valore.
La Vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone, ha parlato dell’arte come di un gesto politico e di cura, sottolineando come eventi come questo possano contribuire alla candidatura di Galatina a Capitale Italiana della Cultura 2028.
Una Cultura che Unisce
Il consigliere delegato alla cultura del Comune di Galatina, Davide Miceli, ha chiuso la serata con una riflessione sul potere curativo dell’arte. Ha affermato che quando la cultura è autentica, sa parlare a tutti e unire le persone. L’applauso finale è stato lungo e liberatorio, testimoniando che la cultura, quando è viva, non si consuma, ma si condivide.
Verso un Futuro Culturale Sostenibile
Questo evento si inserisce nel percorso di candidatura di Galatina a Capitale Italiana della Cultura 2028, un progetto che si nutre di esperienze autentiche e trasformative. La Pro Loco di Galatina ha dimostrato di essere il cuore pulsante del tessuto culturale cittadino, capace di generare bellezza e riflessione.
In un tempo segnato da disconnessione e rumore, il teatro dell’anima andato in scena a Galatina ha offerto qualcosa di raro: ascolto, empatia e silenzio fertile. La consapevolezza che, quando l’arte è vera, ci cambia è emersa con forza, e Galatina ha parlato al cuore, ricevendo una risposta altrettanto profonda.
















