Crisi della Sanità Pugliese: Un Appello alla Riforma e all’Ascolto
La sanità pugliese si trova in una situazione critica, con carenze di personale e difficoltà organizzative che minacciano l’efficacia del sistema. Le ambulanze della provincia di Lecce, ad esempio, sono operate da soli 25 medici su un organico previsto di 85. Questo numero insufficiente costringe i professionisti a coprire vaste aree, aumentando i tempi di intervento e i rischi per i pazienti.
La Situazione degli Operatori del 118
Roberta Manca, referente provinciale dello Snami, ha lanciato un grido d’allarme: «Siamo pochi, esposti a pericoli continui, con retribuzioni inadeguate e senza alcun riconoscimento strutturale». Gli stipendi attuali di 23 euro l’ora sono inadeguati, e la Regione sta considerando un aumento fino a 100 euro per attrarre nuovi medici. Tuttavia, i recenti concorsi sono andati deserti, evidenziando la gravità della situazione.
In aggiunta, il bando regionale per reclutare medici pensionati ha suscitato indignazione tra i professionisti attivi, poiché i pensionati percepiranno 60 euro l’ora, quasi il triplo rispetto ai medici attualmente in servizio. Manca ha sottolineato che «non si può improvvisare né affidare a chi ha già lasciato il servizio attivo», e ha annunciato la possibilità di un ricorso alla Corte dei Conti per verificare la gestione dei fondi destinati al 118.
Le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) in Crisi
Parallelamente, le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) affrontano una crisi altrettanto grave. La mancanza di infermieri è palpabile, e quelli in servizio sono sovraccaricati di straordinari non rimborsati dalla Regione. Le associazioni di categoria, come Welfare a Levante, chiedono un cambio di rotta: non più il numero di infermieri come unico criterio organizzativo, ma un calcolo basato sul minutaggio di assistenza per garantire flessibilità in caso di emergenze e dimissioni improvvise.
Durante un incontro dell’11 giugno con l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Piemontese, sono stati presi impegni per un Tavolo tecnico volto ad aggiornare le tariffe ferme al 2020, semplificare le procedure di accreditamento e promuovere nuove assunzioni. Tuttavia, le strutture attendono ancora atti concreti e tempi certi.
Impatto sulla Salute Pubblica in Puglia
Questa crisi ha un impatto diretto sulla salute pubblica in Puglia. Le carenze di personale non solo aumentano i tempi di attesa per i pazienti, ma possono anche compromettere la qualità delle cure. Le ASL pugliesi si trovano a dover gestire una situazione insostenibile, dove la buona volontà degli operatori non basta più. La provincia di Lecce è un esempio emblematico di come la mancanza di risorse e di personale possa influenzare negativamente la salute dei cittadini.
Inoltre, la situazione è aggravata dalla pandemia di COVID-19, che ha messo a dura prova il sistema sanitario. Le strutture sanitarie, già in difficoltà, si trovano ora a dover affrontare un aumento della domanda di assistenza, senza avere le risorse necessarie per farvi fronte.
Possibili Soluzioni e Prospettive Future
È fondamentale che le istituzioni locali e regionali ascoltino le richieste degli operatori sanitari e delle associazioni di categoria. Un intervento tempestivo è necessario per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. La riforma del sistema sanitario pugliese deve essere una priorità, con un focus particolare sulla formazione e assunzione di nuovo personale, nonché sulla valorizzazione degli operatori già in servizio.
In conclusione, la sanità pugliese si trova a un bivio. È essenziale che le autorità competenti agiscano con urgenza per garantire un servizio sanitario adeguato e di qualità per tutti i cittadini. Solo così si potrà evitare che la buona volontà degli operatori diventi l’unico sostegno di un sistema in crisi.
















