Il Diritto alla Salute in Puglia: Un’Analisi delle Liste d’Attesa e delle Disuguaglianze Territoriali
La situazione sanitaria in Puglia, come in molte altre regioni italiane, è caratterizzata da liste d’attesa interminabili, carenza di personale e disomogeneità nell’accesso alle prestazioni sanitarie. Questi problemi emergono chiaramente dai rapporti presentati da Cittadinanzattiva, che analizzano oltre 16.000 segnalazioni dei cittadini. La salute pubblica in Puglia è quindi a rischio, con riflessi diretti su ospedali, ASL e pazienti.
Liste d’Attesa: Un Problema Critico
Secondo i dati, il 47,8% delle segnalazioni riguarda difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie, in particolare a causa delle liste d’attesa. In Puglia, i tempi di attesa per esami diagnostici e visite specialistiche sono allarmanti: si parla di fino a 360 giorni per una TAC, 720 giorni per una colonscopia e 500 giorni per una prima visita specialistica. Questi numeri non solo evidenziano un problema di efficienza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma pongono anche interrogativi sulla qualità della vita dei cittadini pugliesi.
Disuguaglianze Territoriali: Un Divario Nord-Sud
Un altro aspetto critico è la disomogeneità territoriale nell’accesso alle cure. Le risposte delle Regioni mostrano che solo otto hanno fornito dati completi riguardo all’applicazione della legge 107/2024 per la riduzione delle liste d’attesa. Questo conferma che l’accesso alle cure è ancora fortemente influenzato dalla regione di residenza. In Puglia, come nel resto del Sud, si registrano carenze significative rispetto al Centro-Nord, dove la trasparenza e l’efficacia dei servizi sono maggiori.
Il Rischio di Rinunce alle Cure
Per i pazienti cronici e rari, l’accesso alle cure rischia di diventare un vero e proprio lusso. L’83,6% dei pazienti ha indicato i tempi di attesa come principale criticità, mentre oltre il 55% ha dichiarato di aver rinunciato a una visita o a un esame negli ultimi 12 mesi. Questo scenario è particolarmente preoccupante per i cittadini pugliesi, che si trovano a dover affrontare non solo le lunghe attese, ma anche le spese sempre più a carico dei cittadini.
Proposte per un Servizio Sanitario Nazionale più Efficiente
Cittadinanzattiva ha avanzato sette proposte per rendere il SSN “più forte, equo e vicino ai cittadini”. Tra queste, la necessità di un nuovo Piano Sanitario Nazionale, assente dal 2008, e il rafforzamento dei servizi territoriali. In Puglia, questo potrebbe tradursi in un potenziamento delle Case e degli ospedali di comunità, che sono considerati nodi fondamentali per l’assistenza di prossimità.
Investimenti Necessari in Personale e Infrastrutture
È cruciale investire non solo in termini numerici, ma anche in formazione e sistemi di incentivazione per il personale sanitario, specialmente nei settori critici come l’emergenza-urgenza. La formazione continua e il potenziamento delle competenze digitali di cittadini e professionisti sono altrettanto importanti per migliorare l’efficacia del sistema sanitario pugliese.
Conclusioni: Un Appello alla Collaborazione
La situazione attuale richiede un dibattito unitario tra istituzioni e professionisti, per garantire che il diritto alla salute non sia solo un principio teorico, ma una realtà concreta per tutti i cittadini pugliesi. La trasparenza e il monitoraggio dei dati devono diventare una priorità, affinché le disuguaglianze territoriali possano essere affrontate e superate.
In conclusione, la Puglia ha bisogno di un rinnovato impegno per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure, affinché ogni cittadino possa godere del diritto alla salute senza dover affrontare lunghe attese o rinunce alle prestazioni sanitarie.














