Siccità in Puglia: Un’Emergenza Ambientale da Affrontare
La Puglia si trova attualmente a fronteggiare una grave emergenza siccità, che la colloca tra le aree più colpite del Mediterraneo. Con temperature in costante aumento e precipitazioni in calo, il rischio di desertificazione è diventato una realtà concreta, visibile in diversi territori della regione. A lanciare l’allerta è il consigliere regionale Cristian Casili (M5S), il quale ha evidenziato la necessità di adottare misure urgenti per contrastare questa crisi ambientale.
Salinizzazione delle Falde: Un Problema Crescente
Uno dei fenomeni più preoccupanti segnalati da Casili è la forte salinizzazione delle falde acquifere, un problema in espansione lungo la costa e nell’entroterra pugliese. Questo fenomeno compromette la qualità dell’acqua, rendendola non idonea all’uso irriguo e mettendo a rischio migliaia di ettari agricoli. “La soluzione è evitare di sfruttare ulteriormente queste falde e alimentarle con acqua dolce ricavata dal riuso delle acque depurate”, ha affermato Casili, sottolineando l’importanza di un approccio sostenibile nella gestione delle risorse idriche.
Il Potenziale di Recupero dell’Acqua
Secondo i dati forniti dal consigliere, entro il 2028 si potrebbero recuperare circa 131 milioni di metri cubi di acqua attraverso il riuso. Tuttavia, attualmente in Puglia sono attivi solo sei impianti di depurazione e affinamento (Acquaviva, Castellana Grotte, Fasano Forcatelle, Ostuni, Corsano e Gallipoli Consortile). Per affrontare l’emergenza in modo efficace, sarebbero necessari almeno altri 70 impianti in tre anni, accompagnati da una rete di distribuzione capillare per l’agricoltura.
Critiche e Proposte per il Futuro
Casili ha espresso forti critiche riguardo all’assenza di interventi sulle reti idriche rurali, gestite dai Consorzi di Bonifica e dall’Arif. Ha ricordato di aver promosso, nella scorsa legislatura, studi finanziati con 200mila euro per riutilizzare cave dismesse come biolaghi e bacini di laminazione, utili anche alla prevenzione degli incendi boschivi. Queste misure potrebbero rappresentare un passo importante verso una gestione più sostenibile delle risorse idriche.
Modifiche Necessarie al Piano di Tutela delle Acque
Un altro punto cruciale sollevato da Casili riguarda la necessità di modificare il Piano di Tutela delle Acque, che attualmente vieta lo scarico a mare, tramite condotte sottomarine, di acqua depurata e affinata. “Non possiamo più permetterci di sprecare nemmeno un metro cubo d’acqua”, ha dichiarato, sottolineando che le due “R” (Recupero e Ripascimento) devono guidare una strategia urgente e concreta per salvare la regione dalla desertificazione.
Impatto sulla Comunità Pugliese
L’emergenza siccità ha ripercussioni dirette sulla vita quotidiana dei cittadini pugliesi. La salinizzazione delle falde non solo compromette l’agricoltura, ma minaccia anche la disponibilità di acqua potabile per le famiglie. Le istituzioni locali sono chiamate a rispondere con urgenza, implementando strategie efficaci per la gestione delle risorse idriche e garantendo un futuro sostenibile per la regione.
In conclusione, la Puglia si trova di fronte a una sfida cruciale. La combinazione di cambiamenti climatici e gestione inefficace delle risorse idriche richiede un intervento immediato e coordinato. Solo attraverso un approccio integrato e sostenibile sarà possibile affrontare l’emergenza siccità e proteggere il patrimonio ambientale e agricolo della regione.
















