Le Grotte Preistoriche della Puglia: Un Patrimonio da Valorizzare
La recente approvazione del Protocollo d’intesa per la candidatura UNESCO delle Grotte carsiche di età preistorica rappresenta un passo significativo per la valorizzazione del patrimonio culturale pugliese. Questo progetto coinvolge la Regione Puglia e undici Comuni, tra cui Monopoli e Altamura, e mira a riconoscere l’importanza storica e culturale di questi siti, che testimoniano oltre 800.000 anni di presenza umana in Europa occidentale.
Il Protocollo d’Intesa
Il protocollo, firmato dall’assessora regionale alla Cultura, Viviana Matrangola, istituisce un Tavolo di lavoro guidato dal Museo della Preistoria di Nardò. Questo tavolo avrà il compito di redigere il fascicolo di candidatura in collaborazione con il ministero della Cultura e le istituzioni scientifiche competenti. La creazione di questo tavolo è un chiaro segnale dell’importanza attribuita alla valorizzazione dei beni culturali pugliesi.
I Siti di Eccezionale Valore Universale
Tra i siti che saranno inclusi nella candidatura si trovano Pirro Nord (Apricena), Grotta Paglicci (Rignano Garganico), e Grotta dei Cervi (Porto Badisco, Otranto). Questi luoghi non solo soddisfano i requisiti di autenticità e integrità richiesti dall’UNESCO, ma sono anche rappresentativi della storia millenaria della Puglia, un territorio ricco di tradizioni e culture.
Un Esempio di Valorizzazione del Patrimonio Culturale
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato come questo progetto rappresenti un esempio di valorizzazione del patrimonio culturale pugliese. Le grotte preistoriche sono una testimonianza di un’identità che affonda le radici nell’antichità e che può diventare un asset di sviluppo per il futuro del territorio. Questo approccio strategico è fondamentale per promuovere il turismo culturale e sostenibile.
Il Ruolo delle Comunità Locali
Come affermato dall’assessora Matrangola, le grotte preistoriche sono archivi viventi della memoria dell’umanità. La loro valorizzazione non può prescindere dalla partecipazione attiva delle comunità locali, che sono le custodi di questi luoghi e dei loro saperi. La candidatura UNESCO è un progetto corale che unisce scienza, cultura e partecipazione, riflettendo i principi della Convenzione di Faro, che riconosce il patrimonio come bene comune.
Un Modello di Cooperazione Transnazionale
Il percorso di candidatura si svilupperà secondo un modello transnazionale, aperto alla cooperazione con altri Paesi del Mediterraneo. Questo approccio non solo valorizza il patrimonio del Paleolitico, ma promuove anche un turismo culturale sostenibile, fondato sulla conoscenza e la tutela dei luoghi. La Puglia, con la sua ricca storia e i suoi beni culturali, ha l’opportunità di diventare un punto di riferimento per il turismo culturale in Italia e nel mondo.
Conclusioni: Un Patrimonio da Scoprire
La candidatura delle Grotte carsiche della Puglia è un’opportunità unica per riscoprire e valorizzare un patrimonio che racconta la storia dell’umanità. La Puglia, con i suoi musei, beni culturali e patrimoni UNESCO, è pronta a intraprendere un percorso che non solo celebra il passato, ma guarda anche al futuro. È fondamentale che le comunità locali, gli artisti e gli operatori culturali si uniscano in questo sforzo, per garantire che la storia e la cultura pugliese continuino a vivere e a prosperare.














