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La Cisl di Bari impegnata contro le liste di attesa nella sanità pubblica regionale: una battaglia di civiltà.

Liste di attesa in Puglia: una battaglia per il diritto alla salute

Il 7 gennaio 2025, si è svolta a Bari una manifestazione promossa dalla Cisl di Bari e dalla Federazione nazionale dei pensionati della Cisl, con l’obiettivo di denunciare le infinite liste di attesa per i servizi sanitari nelle province di Bari e BAT. Questo evento segna un anno dall’inizio di una campagna di mobilitazione pubblica, che ha visto migliaia di cittadini coinvolti nella richiesta di un accesso più equo e rapido alle cure.

Un anno di mobilitazione e supporto ai cittadini

Durante l’evento, il segretario della Cisl di Bari, Giuseppe Boccuzzi, ha sottolineato come l’iniziativa abbia fornito supporto concreto a migliaia di cittadini, offrendo assistenza burocratica e legale per far valere i propri diritti. La distribuzione di un vademecum su come avanzare reclami ha permesso a molte famiglie di ottenere un accesso più equo alle cure, denunciando al contempo l’inefficienza di un sistema sanitario sempre più orientato verso il privato.

Situazione attuale delle liste di attesa

Secondo i dati presentati da Boccuzzi, nel 2024, i tempi medi di attesa per una risonanza magnetica sono stati di 152 giorni, con richieste di visite urgenti accolte solo nel 23% dei casi nell’area metropolitana di Bari. Nella provincia di BAT, le percentuali sono ancora più basse, evidenziando una situazione critica per la salute pubblica nella regione.

Le conseguenze per il sistema sanitario pugliese

Questa situazione ha un impatto diretto sulle strutture sanitarie e sui professionisti del settore. Le ASL pugliesi si trovano a dover gestire un numero crescente di pazienti in attesa di cure, mentre i medici di base si trovano spesso in difficoltà nel garantire un accesso tempestivo ai servizi. La crescente insoddisfazione dei cittadini potrebbe portare a un aumento della privatizzazione dei servizi sanitari, con il rischio di escludere le fasce più vulnerabili della popolazione.

Le voci dei professionisti e dei cittadini

Il segretario regionale della First Cisl di Puglia, Pasquale Berloco, ha dichiarato che la lotta per l’abbattimento delle liste di attesa è una battaglia di civiltà, necessaria per garantire il diritto universale alle cure. Anche se molti lavoratori hanno accesso a coperture assicurative sanitarie, è fondamentale continuare a lottare per un sistema sanitario pubblico efficiente e accessibile a tutti.

Le testimonianze di cittadini che hanno partecipato alla manifestazione evidenziano un sentimento di frustrazione e impotenza. Molti raccontano di aver dovuto attendere mesi, se non anni, per ricevere cure necessarie, con il rischio di aggravare le proprie condizioni di salute. La mobilitazione della Cisl ha dato voce a queste istanze, creando un canale di comunicazione tra i cittadini e le istituzioni.

Prospettive future e necessità di cambiamento

La situazione attuale richiede un intervento immediato da parte delle autorità sanitarie e politiche. È fondamentale che le ASL pugliesi adottino misure concrete per ridurre le liste di attesa e garantire un accesso equo ai servizi. Ciò potrebbe includere l’aumento del personale sanitario, l’ottimizzazione delle risorse e una maggiore trasparenza nella gestione delle prenotazioni.

Inoltre, è essenziale che i cittadini continuino a essere informati sui propri diritti e sulle modalità per farli valere. L’iniziativa della Cisl di Bari, con la distribuzione del vademecum, rappresenta un passo importante in questa direzione, ma è solo l’inizio di un percorso che richiede l’impegno di tutti.

Conclusioni

La battaglia contro le liste di attesa in Puglia è una questione di diritti fondamentali e di giustizia sociale. È necessario che le istituzioni ascoltino le richieste dei cittadini e lavorino per un sistema sanitario che metta al primo posto il benessere della popolazione. Solo così sarà possibile garantire un futuro migliore per la salute pubblica nella nostra regione.

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