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Lecce riapre l’Anfiteatro Romano: storia e cultura tornano in piazza Sant’Oronzo

Riapertura dell’Anfiteatro Romano di Lecce: Un Patrimonio Riscoperto

Il 25 ottobre 2025 segna una data importante per la città di Lecce: l’Anfiteatro Romano ha riaperto le sue porte dopo quasi due anni di lavori di restauro. Situato in piazza Sant’Oronzo, accanto alla colonna che la domina, questo straordinario monumento risale alla fine del I secolo a.C. e ai primi decenni del I secolo d.C., sotto l’imperatore Augusto.

Un Tesoro Nascosto

L’anfiteatro è una delle strutture più grandi del Sud Italia, con un’arena che misura circa 53 metri per 34 e una capienza di 25.000 persone. Gran parte della struttura è scavata nella roccia, mentre l’altra è costruita con l’iconica pietra leccese. Per secoli, questo gioiello è rimasto sepolto sotto la città moderna, riemergendo solo parzialmente durante gli scavi del Novecento.

La riapertura dell’anfiteatro restituisce alla città un pezzo fondamentale della Lecce romana, un patrimonio culturale che era rimasto invisibile per troppo tempo.

Il Restauro: Un Lavoro Necessario

I lavori di restauro sono iniziati nella primavera del 2023 e si sono conclusi dopo diciotto mesi. L’obiettivo principale era quello di mettere in sicurezza la struttura e renderla nuovamente accessibile. Sono stati consolidati muri e arcate, sistemati i percorsi e aggiunti parapetti in acciaio e sistemi di videosorveglianza.

Nonostante alcune critiche da parte di archeologi riguardo all’uso di materiali moderni, che stonano con la pietra antica, è innegabile che senza questi interventi buona parte del sito sarebbe rimasta chiusa. Oggi, i visitatori possono esplorare aree precedentemente interdette, come l’ambulacro mediano, e il prato centrale è stato predisposto per accogliere eventi culturali fino a 400 persone.

Orari di Apertura e Biglietti

L’anfiteatro è aperto con orari stagionali. Dal primo ottobre al 31 marzo, è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17, con ultimo ingresso alle 16:30. Dal primo aprile al 30 settembre, l’apertura è divisa tra mattina e sera: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21, con ultimi ingressi rispettivamente alle 12:30 e 20:30.

Il biglietto intero costa 5 euro, mentre quello ridotto è di 2 euro. I bambini sotto i dieci anni entrano gratis. Per chi desidera visitare anche altri siti culturali della città, è disponibile la Museo Card, al prezzo di 6 euro, che include più ingressi.

Un Monumento Vivo

Oggi, l’anfiteatro non è più un rudere da ammirare a distanza, ma è tornato a essere parte integrante della vita cittadina. Le gradinate e gli archi raccontano la vita pubblica della Lecce romana, gli spettacoli, la folla e i rumori di un tempo. Attualmente, l’anfiteatro è in grado di ospitare eventi, visite guidate e attività culturali, integrandosi perfettamente con la vita quotidiana della piazza.

Tradizioni Locali e Cultura

La riapertura dell’anfiteatro non è solo un evento culturale, ma un’occasione per riscoprire le tradizioni locali. Lecce è famosa per la sua architettura barocca e i suoi musei, come il Museo Faggiano, che raccontano la storia della città attraverso i secoli. Inoltre, la Puglia è conosciuta per i suoi patrimoni UNESCO, come i Trulli di Alberobello e il Centro Storico di Matera, che richiamano visitatori da tutto il mondo.

Eventi come il Festival della Valle d’Itria e la Notte della Taranta celebrano la cultura e le tradizioni pugliesi, rendendo la regione un centro vibrante di attività artistiche e culturali. La riapertura dell’anfiteatro romano di Lecce si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo un nuovo spazio per eventi che celebrano la storia e la cultura pugliese.

Conclusione

La riapertura dell’Anfiteatro Romano di Lecce rappresenta un’importante opportunità per la città e per la regione. Non solo restituisce un pezzo di storia, ma offre anche un nuovo spazio per la cultura e l’arte, integrandosi con le tradizioni locali e contribuendo a mantenere viva la memoria storica di Lecce. È un invito a riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale che la Puglia ha da offrire.

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