Analisi dell’impatto del “Patto di Cura” sulla popolazione pugliese
Il recente annuncio del dipartimento Welfare della Regione Puglia riguardo l’avvio della misura “Patto di Cura” per le annualità 2025-2026 rappresenta un passo significativo nella direzione del supporto alle persone con disabilità gravissima non autosufficiente. Con un investimento di 20 milioni di euro provenienti dal POC 2021–2027, questa iniziativa mira a potenziare l’assistenza domiciliare, superando le tradizionali misure di sostegno economico.
Un intervento mirato per le famiglie pugliesi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato l’importanza di questo strumento, evidenziando come il “Patto di Cura” rappresenti un avanzamento significativo nel sistema di assistenza. L’erogazione di un contributo mensile per 16 mesi, destinato a chi si occupa professionalmente di persone con disabilità gravissima, è un chiaro segnale di attenzione verso le famiglie pugliesi che affrontano quotidianamente sfide enormi.
Il contributo mensile di 1.200 euro per l’assunzione diretta dell’assistente familiare e 1.250 euro per l’assunzione tramite agenzie di lavoro autorizzate, introduce una novità importante nel panorama pugliese, dove la domanda di assistenza domiciliare è in costante crescita. Questa misura non solo offre un supporto economico, ma promuove anche l’occupazione regolare nel settore dell’assistenza domiciliare, come spiegato dal consigliere delegato al Welfare, Ruggiero Mennea.
Un cambiamento nella percezione del lavoro di cura
La misura si inserisce in un contesto più ampio di deistituzionalizzazione delle persone con disabilità, un tema di grande rilevanza in Puglia. La direttrice del dipartimento Welfare, Valentina Romano, ha evidenziato come l’intervento contribuisca a creare nuova occupazione regolare, valorizzando il lavoro di cura e rafforzando la rete territoriale. Questo approccio è in linea con le politiche europee sui diritti sociali, che pongono l’accento sull’importanza di un’assistenza dignitosa e professionale.
Confronto con precedenti misure
È interessante notare che il “Patto di Cura” si distingue da misure precedenti come il “Sostegno Familiare” e il precedente “Patto di Cura 2023-24”, rendendo chiaro che il nuovo intervento è pensato per rispondere a esigenze specifiche e attuali. La compatibilità del contributo solo con l’assunzione regolare di personale di assistenza rappresenta un passo verso una maggiore professionalizzazione del settore, un aspetto spesso trascurato in passato.
Accesso e requisiti
Le famiglie interessate potranno presentare domanda esclusivamente in modalità telematica, un passo che riflette la crescente digitalizzazione dei servizi pubblici. Tuttavia, è fondamentale che le istituzioni locali, come i comuni pugliesi, forniscano supporto e informazioni adeguate per garantire che tutti coloro che ne hanno diritto possano accedere a questa misura. Le condizioni di accesso, tra cui un ISEE non superiore a 60.000 euro per gli adulti e 80.000 euro per i minorenni, pongono un limite che potrebbe escludere alcune famiglie in difficoltà.
Conclusioni e prospettive future
In conclusione, il “Patto di Cura” rappresenta un intervento significativo per il welfare in Puglia, con potenziali effetti positivi sulla qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Tuttavia, sarà cruciale monitorare l’implementazione della misura e garantire che le famiglie ricevano il supporto necessario per navigare nel processo di richiesta. La priorità dichiarata dal governo regionale per il benessere delle persone più fragili deve tradursi in azioni concrete e misurabili, affinché il “Patto di Cura” possa realmente fare la differenza nella vita quotidiana dei pugliesi.















