La Regione Puglia compie un nuovo passo per il rafforzamento del personale sanitario. Con la delibera n.2124 del 22 ottobre 2025, la Asl di Bari, in qualità di azienda capofila, ha approvato l’indizione del concorso pubblico unico regionale per 1.000 infermieri, che sarà bandito nei prossimi giorni. L’iniziativa rientra nel piano assunzionale 2023–2025 e punta a colmare la carenza di personale nei reparti e nei servizi territoriali.

Un’unica procedura per tutta la Puglia

Il concorso, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede la formazione di una graduatoria regionale unica da cui attingeranno tutte le aziende sanitarie pugliesi. Si tratta di un modello organizzativo già sperimentato con successo in altri comparti e pensato per velocizzare le assunzioni e uniformare i criteri di selezione.

Secondo quanto stabilito dalla delibera, i 1.000 posti a tempo indeterminato saranno ripartiti tra le diverse aziende del Servizio sanitario regionale. Le procedure concorsuali saranno gestite interamente dalla Asl Bari, che curerà anche la pubblicazione del bando e la successiva organizzazione delle prove.

Cosa prevede la delibera

La delibera approvata dalla Asl stabilisce che il concorso avverrà per titoli ed esami, con prove scritta, pratica e orale, e l’eventuale preselezione a quiz qualora le domande superino la soglia prevista.

Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale e le candidature potranno essere presentate esclusivamente online tramite Spid sul portale istituzionale www.sanita.puglia.it.

L’obiettivo è rafforzare la dotazione infermieristica delle aziende sanitarie pugliesi, in linea con il potenziamento dell’assistenza territoriale previsto dal DM 77/2022 e con la realizzazione delle Case e Ospedali di Comunità finanziati dal PNRR.

Un passo atteso per rafforzare la rete assistenziale

Il concorso unico rappresenta un tassello centrale nel piano assunzionale regionale 2023–2025, che prevede il reclutamento complessivo di circa 1000 infermieri.

Una misura attesa da tempo, soprattutto dopo anni di blocco del turnover e di carenze strutturali negli organici. Per la Regione, l’obiettivo è duplice: stabilizzare il personale precario e migliorare la copertura dei servizi di prossimità, in vista dell’avvio delle nuove strutture territoriali finanziate con fondi PNRR.

Impatto sulla salute pubblica in Puglia

La carenza di personale infermieristico ha avuto ripercussioni significative sulla qualità dell’assistenza sanitaria in Puglia. Le strutture ospedaliere, come il Policlinico di Bari e l’Ospedale di Taranto, hanno spesso dovuto affrontare situazioni di sovraffollamento e lunghe attese per i pazienti. Con l’assunzione di nuovi infermieri, si prevede un miglioramento della qualità dei servizi offerti, con un’attenzione particolare alla gestione dei pazienti cronici e alle emergenze.

Inoltre, il potenziamento del personale infermieristico è cruciale per il supporto alle nuove strutture sanitarie, come le Case di Comunità, che mirano a offrire assistenza più vicina ai cittadini. Queste strutture, finanziate dal PNRR, richiederanno un numero adeguato di professionisti per garantire un servizio efficiente e tempestivo.

Reazioni e aspettative

Le associazioni di categoria, come l’Ordine degli Infermieri di Bari, hanno accolto con favore l’iniziativa, sottolineando l’importanza di un concorso unico che possa attrarre talenti e garantire una selezione equa. Tuttavia, esprimono anche preoccupazioni riguardo alla necessità di garantire condizioni di lavoro dignitose e opportunità di formazione continua per i nuovi assunti.

In conclusione, il concorso per 1.000 infermieri rappresenta un passo fondamentale per il rafforzamento del sistema sanitario pugliese. La sfida ora sarà quella di attrarre professionisti motivati e garantire che le nuove assunzioni si traducano in un reale miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria per i cittadini pugliesi.

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