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Regionali, Gemmato (FdI): «Con i flop della sinistra, boom di liste d’attesa e tasse. La Regione ha 314 milioni di disavanzo»

Sanità in Puglia: Un’Analisi Critica delle Promesse Elettorali e della Realtà dei Servizi

La campagna elettorale in Puglia si sta intensificando, con il tema della sanità al centro del dibattito politico. Le recenti dichiarazioni di Marcello Gemmato, sottosegretario e leader di Fratelli d’Italia, pongono l’accento su un problema che affligge la regione: le liste d’attesa e la gestione delle risorse sanitarie. In questo contesto, è fondamentale analizzare l’impatto di queste questioni sui cittadini pugliesi, sugli ospedali e sui professionisti del settore.

Il Dato Allarmante delle Liste d’Attesa

Secondo i dati forniti da Agenas, la Puglia si colloca all’ultimo posto in Italia per quanto riguarda il rispetto dei tempi di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici. Solo 4 prestazioni su 10 vengono erogate nei tempi previsti, ben al di sotto della media nazionale. Questo scenario solleva interrogativi sulla gestione delle risorse e sulla responsabilità della Regione, che ha visto un incremento significativo dei fondi stanziati dal governo nazionale.

Risorse e Disavanzo: Un Paradosso Pugliese

Nonostante i fondi record stanziati dal governo Meloni, che prevede un aumento del Fondo Sanitario Nazionale a 143 miliardi entro il 2026, la Puglia continua a registrare un disavanzo preoccupante. Nel 2023, il disavanzo potrebbe raggiungere i 420 milioni di euro, un debito che ricade sui cittadini. Questo solleva interrogativi sulla capacità della giunta regionale di utilizzare efficacemente le risorse disponibili per migliorare i servizi sanitari.

La Questione degli Ospedali: Inaugurazioni Senza Risultati

Il centrosinistra si vanta di aver inaugurato nuovi ospedali, ma la realtà è ben diversa. L’ospedale di Monopoli-Fasano, ad esempio, è rimasto chiuso a distanza di mesi dall’inaugurazione. Gli investimenti per l’edilizia sanitaria, per la maggior parte provenienti da fondi statali, non sembrano tradursi in un miglioramento tangibile per i cittadini pugliesi. La situazione è aggravata dalla mobilità passiva, che costa al sistema sanitario regionale circa 230 milioni di euro all’anno.

Il Ruolo dei Professionisti della Salute

Nonostante le difficoltà, i professionisti della salute in Puglia continuano a lavorare instancabilmente per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Tuttavia, la loro capacità di operare efficacemente è ostacolata da un sistema che non riesce a trasformare le risorse in servizi adeguati. La percentuale di prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale in Puglia è superiore alla media italiana, ma le performance variano notevolmente a seconda delle aree geografiche.

Le Prospettive Future: Un Cambio di Rotta Necessario

Il programma di governo del candidato di centrodestra, Luigi Lobuono, promette un cambio di rotta, con un focus particolare sul Sud e sulla sanità. La Legge di Bilancio 2026 prevede investimenti significativi per il Meridione, ma la vera sfida sarà tradurre queste promesse in azioni concrete. La Puglia ha bisogno di un approccio che non solo aumenti i fondi, ma che garantisca anche una gestione efficiente e trasparente delle risorse.

Conclusioni: Un Appello alla Responsabilità

In un momento cruciale per la sanità pugliese, è fondamentale che i cittadini siano informati e consapevoli delle dinamiche politiche che influenzano i servizi di salute. Le promesse elettorali devono essere accompagnate da un impegno reale per affrontare le criticità esistenti. Solo così sarà possibile garantire un futuro migliore per la sanità in Puglia, un settore che tocca da vicino la vita di ogni cittadino.

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