Il Piano della ASL Taranto per Ridurre le Liste d’Attesa: Un’Iniziativa Cruciale per la Sanità Pugliese
La lotta alle liste d’attesa diventa una priorità concreta per la sanità pugliese. A Taranto, è stato presentato un piano straordinario elaborato dalla ASL Taranto per potenziare le attività sanitarie e abbattere i tempi di accesso alle prestazioni. Questo progetto, operativo fino al 31 dicembre 2025, nasce da un confronto con la Presidenza della Regione Puglia e si propone di affrontare un problema che storicamente penalizza i cittadini pugliesi, in particolare quelli delle aree più periferiche.
Obiettivi del Piano: Maggiore Accesso alle Prestazioni Sanitarie
Il piano ha un duplice obiettivo: aumentare significativamente il numero delle prestazioni erogate e rafforzare i meccanismi di presa in carico delle priorità assistenziali. Questo approccio mira a rendere più efficiente il percorso di accesso alle cure, un aspetto cruciale per i cittadini del territorio, che spesso si trovano a fronteggiare tempi di attesa lunghi e disomogenei rispetto ad altre aree della regione.
Incremento delle Prestazioni: Cosa Prevede il Progetto
Il cuore del progetto è rappresentato da un incremento consistente delle prestazioni sanitarie. Sono previste 1.140 radiografie tradizionali, 774 TAC, 721 risonanze magnetiche, 340 ecografie, 72 PET, 68 interventi chirurgici e 943 visite specialistiche. Questi numeri evidenziano lo sforzo organizzativo messo in campo e, se realizzati, potrebbero incidere concretamente sui tempi di attesa.
La distribuzione delle nuove prestazioni è stata definita struttura per struttura. All’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, il piano prevede un aumento di 352 TAC e 96 risonanze magnetiche, mentre al San Marco di Grottaglie saranno garantite 800 prestazioni in più di radiologia tradizionale. Al presidio occidentale di Castellaneta, sono previsti 320 esami di risonanza magnetica e 320 TAC, e il presidio di Martina Franca contribuirà con 144 risonanze magnetiche in più.
Gestione delle Priorità e Appropriatezza Prescrittiva
Accanto all’aumento quantitativo, la ASL Taranto ha annunciato un rafforzamento dei meccanismi di presa in carico delle richieste sanitarie, con particolare attenzione alle priorità indicate dai medici. Saranno garantite le classi di urgenza U (entro 48 ore), B (entro 10 giorni) e D (entro 30 giorni per le visite specialistiche ed entro 60 giorni per gli esami strumentali). Questo approccio mira a garantire che i pazienti più fragili vengano trattati in tempi congrui, evitando ritardi che spesso caratterizzano l’accesso al sistema.
Inoltre, il piano prevede un potenziamento delle verifiche sull’appropriatezza prescrittiva, con un monitoraggio più rigoroso dell’utilizzo dei codici di priorità da parte dei medici. Questo è fondamentale per garantire un accesso equo ed efficiente alle prestazioni, evitando che il ricorso improprio a determinate classi di urgenza distorca la lista d’attesa.
Il Ruolo del Privato Accreditato e la Sfida delle Risorse
Per rendere più robusto l’intervento, l’Azienda ha chiesto alla Regione Puglia un incremento del tetto di spesa per le strutture private accreditate e convenzionate. La proposta prevede 700 mila euro in più per le prestazioni di radiodiagnostica e 300 mila euro per le branche a visita. Questa integrazione pubblico-privato è spesso un canale indispensabile per smaltire le liste e aumentare l’offerta in tempi rapidi, soprattutto in territori dove le strutture pubbliche sono già sovraccariche.
Il Riconoscimento ai Professionisti e il Precedente del 2021
Il commissario straordinario della ASL Taranto, Vito Gregorio Colacicco, ha espresso un sentito ringraziamento ai medici e ai tecnici che si sono resi disponibili per prestare servizio aggiuntivo. “Solo grazie alla loro disponibilità possiamo garantire ai cittadini questo generale incremento di prestazioni”, ha dichiarato. Colacicco ha anche ricordato che alcune misure, come la presa in carico delle priorità urgenti, erano già in atto dal 2021, ma oggi l’impegno è rivolto a un obiettivo più ampio: abbattere le liste d’attesa attraverso una gestione più efficace dell’offerta.
Una Sfida Cruciale per la Sanità Pugliese
Il progetto presentato a Taranto rappresenta uno dei tentativi più consistenti degli ultimi anni di affrontare in modo strutturale il problema delle liste d’attesa in Puglia. Per una Regione che storicamente soffre di tempi lunghi nell’accesso a diagnostica e specialistica, l’attuazione di questo piano sarà un banco di prova decisivo.
La Puglia ha visto un aumento della domanda di prestazioni, con un sistema pubblico spesso sovraccarico. L’iniziativa della ASL Taranto, con numeri e target così precisi, mostra la volontà di trasformare un tema emergenziale in un percorso programmato e misurabile. Se i dati saranno confermati, la provincia ionica potrebbe diventare un laboratorio di sperimentazione per l’intera Regione, con un modello che integra incremento di prestazioni, gestione delle priorità e controllo dell’appropriatezza.
Resta la sfida delle risorse e della tenuta organizzativa: senza personale motivato e adeguatamente supportato, anche il piano più ambizioso rischia di rimanere sulla carta. Tuttavia, i numeri diffusi indicano una direzione chiara e un impegno concreto per ridurre i tempi di attesa, che oggi rappresentano uno dei principali motivi di sfiducia dei cittadini pugliesi verso il sistema sanitario regionale.















