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Sanità pugliese al collasso: la denuncia della Uil Pensionati sui dati del rapporto Crea

La Sanità Pugliese in Crisi: Un Appello alla Riforma

Bari, un sistema sanitario in affanno, incapace di rispondere ai bisogni dei più fragili. La sanità pugliese è stata definita “tra le peggiori d’Italia” dalla UIL Pensionati Puglia, in seguito ai risultati allarmanti del 13° Rapporto CREA Sanità, presentato a Roma.

Un Dossier Preoccupante

Secondo il dossier, la Puglia si colloca in fondo alla classifica nazionale, con meno del 33% delle performance potenzialmente raggiungibili. La valutazione è impietosa, con un livello di soddisfazione complessiva di 5,8 su 10, tra i più bassi in assoluto.

Assistenza ai Fragili: Un Punteggio Inaccettabile

I dati relativi all’assistenza per le persone non autosufficienti sono ancora più critici, con un punteggio di 4,8. L’assistenza domiciliare si attesta a 5,1 e i ricoveri nelle strutture residenziali a 4,5. Questi numeri evidenziano una distanza siderale rispetto a realtà virtuose come il Trentino-Alto Adige, dove la soddisfazione media è di 8,1.

Le Parole della UILP

Tiziana Carella, segretaria generale della UILP Puglia, non usa mezzi termini: “La nostra sanità è un malato terminale. I dati confermano ciò che vivono ogni giorno anziani, malati cronici e persone non autosufficienti. Siamo davanti a una vera e propria negazione del diritto alla salute.”

Richieste Inascoltate

Il sindacato ha evidenziato le richieste rimaste inascoltate, tra cui un confronto con il presidente Emiliano e l’assessorato regionale alla Sanità su temi urgenti come l’aumento delle rette nelle strutture per anziani e il problema delle liste d’attesa.

Le Cause del Declino

La UILP individua le cause di questo declino in: assenza di programmazione, carenza di personale sanitario, medicina territoriale disomogenea, sprechi farmaceutici e liste infinite che spingono verso il privato, generando disuguaglianze e rinunce alle cure.

Un Appello alla Politica

“Se il paziente è in agonia, vogliamo sapere qual è la terapia che la Regione Puglia intende adottare”, incalza Carella. “Non bastano le risorse: serve una svolta politica e amministrativa che rimetta al centro la salute pubblica e la giustizia sociale. Non possiamo più tollerare promesse senza fatti.”

La Disponibilità al Dialogo

Il sindacato ribadisce la propria disponibilità al dialogo, ma lancia un avvertimento: “Non resteremo in silenzio davanti a questa deriva. Il diritto alla salute è un dovere delle istituzioni, non un terreno di scontro ideologico.”

Conclusioni e Prospettive

La situazione della sanità in Puglia richiede un intervento immediato e deciso. Le istituzioni locali, le ASL e i professionisti della salute devono unirsi per affrontare questa crisi e garantire un servizio sanitario adeguato ai cittadini. Solo così si potrà sperare in un futuro migliore per la salute pubblica in Puglia.

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