Mobilitazione degli Studenti Universitari di Bari per la Pace
Nel cuore della Puglia, gli studenti dell’Università di Bari, rappresentati dall’Unione degli Universitari (Udu), hanno lanciato un appello forte e chiaro durante un’assemblea pubblica tenutasi recentemente. La richiesta principale è quella di dare piena attuazione alla mozione approvata dal Senato accademico il 22 luglio 2025, che prevede l’istituzione di un sistema di verifica sui progetti scientifici e didattici in collaborazione con istituzioni accademiche, enti e aziende israeliane coinvolte in violazioni del diritto internazionale.
Il Ruolo del Rettore e la Creazione dell’Osservatorio sulla Pace
Il rettore dell’Università di Bari, Roberto Bellotti, ha partecipato all’assemblea, annunciando la prossima creazione di un Osservatorio sulla pace, un’iniziativa che mira a coinvolgere anche gli studenti. Tuttavia, la coordinatrice di Udu Bari, Sahar Locaputo, ha espresso la necessità di azioni concrete piuttosto che promesse. “La delibera del Senato esiste, è stata votata, ora va applicata”, ha dichiarato Locaputo, sottolineando l’urgenza di affrontare le problematiche legate ai conflitti internazionali.
Critiche alla Commissione Accordi
Durante l’assemblea, gli studenti hanno anche criticato l’operato della commissione Accordi, che avrebbe dovuto porre le basi per la creazione dell’Osservatorio permanente. Secondo Gabriele Tedesco, senatore accademico per Udu, la commissione ha affrontato il tema delle tecnologie dual-use in modo generico, ignorando completamente quanto stabilito dalla delibera del Senato. “Non possiamo più tollerare ambiguità o lentezze”, ha affermato Tedesco, richiedendo un impegno concreto da parte del Senato accademico.
Impatto Locale e Mobilitazione
La situazione attuale non è solo un problema accademico, ma ha ripercussioni dirette sulla comunità pugliese. La mobilitazione degli studenti di Bari si inserisce in un contesto più ampio di attivismo giovanile, che sta crescendo in tutta la regione. La Global Sumud Flotilla, un’iniziativa di solidarietà, è stata citata come esempio di come i giovani pugliesi stiano cercando di fare la loro parte per promuovere la pace e la giustizia. La mobilitazione prevista per domani rappresenta un’opportunità per i cittadini di Bari di unirsi a questa causa e di far sentire la propria voce.
Conclusioni e Riflessioni
La richiesta degli studenti dell’Università di Bari è un chiaro segnale di come la gioventù pugliese sia sempre più consapevole e attiva riguardo alle questioni internazionali. La creazione dell’Osservatorio sulla pace potrebbe rappresentare un passo significativo verso un impegno più forte da parte delle istituzioni accademiche nella lotta per i diritti umani e la giustizia sociale. Tuttavia, affinché questo avvenga, è fondamentale che le promesse vengano tradotte in azioni concrete, evitando che l’inerzia burocratica diventi un alibi per non agire.
In un periodo in cui le tensioni internazionali sono sempre più evidenti, la voce degli studenti di Bari si unisce a quella di molti altri giovani in tutto il mondo, richiedendo un futuro di pace e giustizia. La Puglia, con la sua storia di accoglienza e solidarietà, ha l’opportunità di essere un faro di speranza e cambiamento.
















